Gragnano, cittadina non lontano da Napoli, è conosciuta dal 1550 per la sua produzione di pasta, anno in cui comparvero i primi laboratori a conduzione famigliare, tanto da essere chiamata già a quei tempi “La terra natale dei maccheroni”.
Perché proprio a Gragnano si producono eccellenti maccheroni, spaghetti, fusilli, mafaldine e altri formati esportati in tutto il mondo? A rendere unica la pasta prodotta in questa zona sono la posizione geografica e l’aria leggermente umida, fattori ideali e fondamentali per l’essicazione lenta e graduale. Non meno determinante è la presenza di corsi d’acqua, che hanno favorito lo sviluppo di una rete di 30 mulini in grado di aumentare la produzione e i cui ruderi sono ancora oggi visitabili. Alla fine del XVI secolo Gragnano era allora già famosa, ma non per i cosiddetti “maccaroni” quanto per la produzione dei tessuti. La produzione dei “maccaroni” prese davvero piede solo a partire dalla metà del XVII secolo quando la maggior parte dei gragnanesi si dedicò alla produzione della pasta. Intanto il settore dell'industria tessile entrava in crisi e chiuse definitivamente nel 1783 per una morìa dei bachi che mise fine alla produzione della seta. Da allora i gragnanesi si dedicarono alla "manifattura della pasta". L'epoca d'oro della pasta di Gragnano è l'Ottocento. In questo secolo sorsero grandi pastifici a conduzione familiare lungo via Roma e piazza Trivione che diventarono così il centro di Gragnano. I pastifici infatti esponevano i maccheroni ad essiccare proprio in queste strade. La produzione dei “maccaroni” non rallentò dopo l'Unificazione, anzi. Dopo il 1861 i pastifici gragnanesi si aprirono ai mercati di città come Torino, Firenze e Milano. La produzione della pasta raggiunse quindi l'apice. Gragnano addirittura ottenne l'apertura di una stazione ferroviaria per l'esportazione dei maccheroni che collegava Gragnano a Napoli e quindi all'intero Paese. Il 12 maggio 1885, all'inaugurazione erano presenti nientemeno che il re Umberto Ie sua moglie, la regina Margherita di Savoia. In seguito pastifici, grazie all’avvento dell'energia elettrica, i moderni macchinari presero il posto dei antichi torchi azionati a mano e la produzione raggiunse una dimensione industriale, senza rinunciare tuttavia alla qualità delle materie prime e della pasta prodotta. Il Novecento fu però un secolo difficile per la città della pasta. Le due Guerre Mondiali fecero entrare in crisi la produzione della pasta gragnanese che nel Dopoguerra dovette affrontare la concorrenza dei grandi pastifici del Nord Italia, che disponevano di capitali maggiori. Il terremoto del 1980 aggravò la situazione e ridusse il numero di pastifici a sole 8 unità. Nonostante i tanti problemi, Gragnano non si è arresa, ha superato le avversità e continua a essere la città della pasta. Oggi i pastifici puntano ad una produzione di qualità e propongono itinerari turistici alla scoperta della produzione di quella pasta che ha reso Gragnano famosa in tutto il mondo.
La natura è stata generosa con questo angolo di Campania, ma il primato di Gragnano nella produzione di pasta artigianale si deve in buona parte anche ai suoi pastai, che nel corso degli anni, grazie a una strategia imprenditoriale vincente, hanno trasformato una manifattura di dimensioni locali in un polo industriale conosciuto a livello internazionale. Se i siti produttivi da semplici laboratori sono divenuti col tempo grandi pastifici tecnologicamente all’avanguardia, le tecniche produttive e la “ricetta” della pasta di Gragnano sono ancora quelle di una volta: semola di grano duro di altissima qualità e acqua sorgiva della zona.
Tra le aziende gragnanesi una delle più antiche è il Pastificio Afeltra, fondato nel 1900 da Vincenzo fu Orazio come testimonia il contratto di locazione del piccolo pastificio. Una curiosità: il contratto oltre al canone prevedeva anche la fornitura alla proprietaria dello stabile di oltre un quintale di pasta. Così cominciò l’avventura imprenditoriale del capostipite della famiglia Afeltra, al quale sarebbero poi subentrati il figlio Giuseppe e il nipote, che nonostante difficoltà economiche continuarono a lavorare con impegno e dedizione ottenendo un notevole successo. I loro sacrifici furono ricompensati negli anni successivi con la fondazione di ben sei pastifici di famiglia e l’esportazione dei loro prodotti perfino a New York, come testimoniano i contratti ritrovati dal rappresentante dell’ultima generazione, Giuseppe Afeltra, per tutti Geppino. Giuseppe Afeltra, Geppino, così come imparò a fare dal nonno Vincenzo, produce ancora pasta di ottima qualità con le stesse materie prime che vedeva utilizzare quando era bambino, ossia acqua sorgiva di Gragnano e la migliore semola di grano duro locale, ma, nel segno dei tempi, utilizza impianti ad alta tecnologia in grado di ottimizzare il processo industriale.
Come il nonno poi, vende spaghetti, fusilli, paccheri e penne in tutto il mondo ma, non solo. Alla tradizionale vendita, Geppino Afeltra ha affiancato anche una rete di ristoranti in franchising, i locali “Yourpasta”, dove è possibile gustare la vera pasta Afeltra in tutti i suoi formati e pranzare in un’atmosfera moderna e accogliente e “Yourfood”, una catena di boutiques gastronomiche, dove è possibile acquistare la pasta Giuseppe Afeltra insieme a un esclusivo assortimento delle eccellenze agroalimentari italiane. Le strategie manageriali sono sviluppate in sinergia tra i membri della società “New Co. Giuseppe Afeltra e C. srl” recentemente fondata dallo stesso erede della dinastia di pastai. La New Co. ha recentemente deciso di riprendere la commercializzazione della pasta e di affidare temporaneamente la produzione secondo la ricetta di famiglia al pastificio “Le Antiche Tradizioni di Gragnano srl”, in attesa di individuare un proprio sito produttivo. La scelta è caduta su questa azienda, poiché garantisce un eccellente livello qualitativo e cura anche la vendita delle specialità Afeltra in famosi ristoranti italiani all’estero, in particolare in Germania, Svizzera, Spagna e Marocco. Non si ferma quindi il successo della pasta artigianale Afeltra, servita da due secoli, e ancora oggi, nei più esclusivi ristoranti di tutto il mondo e capace di dare un tocco unico ai pranzi di milioni di consumatori, che la preparano in mille e mille ricette diverse. http://www.pastificiogiuseppeafeltra.com