Tra gli stucchi del Caffè San Carlo il gruppo di Bruno, pingue alpino di Verona,
irrompe con spavalderia e conquista rapidamente il bancone: "Cinque caffè". Con distacco sabaudo il cameriere replica: "Dovreste fare lo scontrino alla cassa". "Signorina, cinque caffè". "Cinque euro". "Ma siamo un gruppo non ci fa lo sconto?".
Succede di tutto nel centro occupato dagli alpini in una giornata di venerdì che sembra già sabato pomeriggio. Folla braciole e scene di ordinaria follia con i giardini pubblici sequestrati dalle penne nere, i camper parcheggiati sulle aiuole come nei festival di campagna. Non manca chi usa i parchi pubblici come latrina, per l'indignazione delle mamme che spingono il passeggino in piazza Cavour. Cose che capitano quando l'alcool sale alla testa.
Il raduno è una gigantesca festa dei coscritti che aumenta di intensità e di frastuono man mano che passano le ore e i bicchieri di plastica si svuotano... leggi tutto l'articolo di Paolo Griseri